Loading...

La Storia

Cadeva il 6 agosto del 1843 quando il Vescovo Raffaele Purpo benediceva il civico cimitero e il 30 ottobre del 1850 ne consacrava la chiesa madre dedicandola a Santa Maria del Purgatorio. Cento anni dopo, con la Determinazione Commissariale 188 del 13 maggio 1954 fu deliberato l’ampliamento del civico cimitero di Pozzuoli con la costruzione di una zona speciale di proprietà della Diocesi di Pozzuoli. Con atto di convenzione al repertorio 421 del 24 luglio 1954 fu disciplinata la concessione tra il Comune di Pozzuoli ed il Vescovo pro tempore S. E. Mons. Alfonso Castaldo per la costruzione di 5 cappelle sepolcrali e di nicchie per la conservazione di resti mortali. La successiva concessione edilizia nr. 1/98 portò alla costruzione negli anni successivi di ulteriori nicchie.

Lo stato dei luoghi

Il Cimitero Vescovile è un complesso ad anello con una ampia corte interna in cui sorgono cinque grossi edifici sedi di associazioni e/o arciconfraternite religiose e alcune piccole cappelle familiari. Esso è caratterizzato da due livelli, un piano terra realizzato verso la metà degli anni cinquanta ed un primo piano, privo di copertura, realizzato verso la metà degli anni settanta. Al livello superiore si accede attraverso tre scale poste negli angoli del manufatto. La struttura è completamente realizzata in cemento armato ed è caratterizzata dalla presenza di cinque file di loculi orizzontali su tutti i muri perimetrali e da spalliere con nicchie disposte lungo tutti i corridoi. Gran parte dei loculi presenti hanno dimensioni ridotte e nessuno ha caratteristiche idonee per la tumulazione. L’intero edificio presenta un elevato degrado strutturale, con grossi problemi di infiltrazioni, di ossidazione dei ferri di armatura, la conseguente espulsione del copriferro e la presenza di grosse lacune nelle sezioni dei pilastri. Oltre all’elevato degrado strutturale, occorre segnalare anche la totale assenza di servizi igienici, sia per gli operatori che per i visitatori, la mancanza di depositi e di un elevatore che consenta agevolmente di trasportare un feretro al piano superiore. La struttura cimiteriale, ampliata e modificata in epoche successive, presenta al piano terra dei pilastri con delle evidenti cerchiature in ferro, sinonimo di un intervento di consolidamento statico dovuto a cedimenti ed assestamenti avvenuti negli anni passati.

I fenomeni di degrado riscontrati destano grosse preoccupazioni in quanto provocano la compressione ed il disassamento delle lastre di chiusura dei loculi, con conseguenti possibili rotture, distacco e caduta delle stesse. L’edificio, ampliato e modificato negli anni, non rispetta i canoni della normativa sismica recente, presentando il primo piano in continuità strutturale con i due edifici di Congreghe confinanti e comunque mostrando una elevata vulnerabilità in caso di eventi sismici. Un intervento di consolidamento statico sarebbe stato complicato ed oltremodo dispendioso, avrebbe avuto la stessa necessità di un momentaneo spostamento dei feretri, ed inoltre non avrebbe risolto gli ulteriori problemi igienico-funzionali riscontrati. Pertanto il rifacimento del manufatto oltre a risolvere definitivamente ed in maniera organica i problemi strutturali sopperisce anche le carenze igienico funzionali del complesso in oggetto. Le opere saranno realizzate per lotti funzionali, prevedendo il temporaneo spostamento dei resti mortali, in loculi provvisori allocati all’interno dell’adiacente area cimiteriale vescovile.